Un itinerario di formazione che ripercorre le tappe della storia della salvezza
CHE COS'È LA CATECHESI CON LA BIBBIA
Il cammino di catechesi «Sulle orme d'Israele» è un modo di "lasciarsi istruire da Dio" ripercorrendo i passi che Lui stesso ha voluto far compiere al suo popolo e rivivendo le tappe della storia della salvezza, sentite come un modello di vita spirituale perennemente valido. Si svolge in piccoli gruppi con l'accompagnamento del parroco o di alcuni catechisti.

Convento di Orsogna (2011)Il cammino di fede

La catechesi «Sulle orme d’Israele» è un itinerario di formazione che ripercorre le tappe della storia della salvezza, intese come un modello di vita spirituale perennemente valido.

Attualmente è ripartita in quattro cammini biennali: il cammino di Emmaus (su testi del Nuovo Testamento), il cammino di Sichem (Pentateuco e Giosuè), il cammino dell’Oreb (Samuele, Re e Salmi), il cammino di Gerusalemme (i profeti e ultimi libri storici).

Il percorso prende inizio da un momento di annuncio, di durata molto variabile, in base alla necessità e all'opportunità del luogo e del momento: un semplice invito, una serie di incontri-testimonianze, un tempo di incontri e preghiera per le case, un periodo di evangelizzazione in un quartiere o in una contrada, ecc.

Il cammino di Emmaus è un tempo di evangelizzazione e di prima introduzione all’esperienza cristiana; si propone di far raggiungere ai partecipanti almeno lo stesso livello di maturità cristiana a cui tende il tempo del catecumenato nel percorso di iniziazione cristiana degli adulti. Perciò questo primo biennio del cammino di fede costituisce già di per sé un itinerario completo, un piccolo «corso» di cristianesimo che introduce all’incontro con Gesù, alla preghiera, all’ascolto della Parola di Dio, alla celebrazione dell’Eucarestia e all’esperienza della comunità ecclesiale.

Dopo il primo tempo introduttivo inizia un periodo di approfondimento volto a raggiungere la migliore integrazione fede-vita possibile. Se il cammino dei primi due anni si è basato su alcuni testi del Nuovo Testamento, quello successivo si svolge seguendo il cammino di fede del popolo d’Israele.

Così il cammino di Sichem è un appello a scoprire e vivere nella maniera più profonda possibile la Parola di Dio, rivivendo nella propria vita le tappe più significative dell’inizio della storia della salvezza (Abramo e i patriarchi, l'Esodo, il cammino nel deserto, la terra promessa), così da apprendere quanto la nostra vita sia dentro la parola di Dio.

Il successivo cammino dell'Oreb ha lo scopo di far crescere il senso della preghiera in due aspetti principali: il rapporto con il Signore come rapporto personale, di amicizia, di amore, di gioia, di tenerezza, ecc.; il senso della preghiera come intercessione per il mondo, della preghiera sacerdotale. Questo cammino viene connesso strettamente con l'impegno del servizio, in famiglia, sul lavoro, nel mondo, nella Chiesa.

Il quarto biennio di catechesi, il cammino di Gerusalemme ha lo scopo di comprendere e interiorizzare il significato del servo sofferente e della croce come offerta di sé per il Signore e per i fratelli. Occorre che il servire diventi parte costitutiva del proprio essere, non un qualcosa da fare, ma un essere servo. È anche un periodo di riflessione sul già e non ancora, sulla duplice dimensione dell'attesa del ritorno del Cristo e dell'impegno nel mondo.

Il gruppo di catechesi

Il gruppo di catechesi è guidato dal parroco o da una équipe di catechisti. La mentalità necessaria per svolgere questo servizio è tratteggiata nella pagina Come fare («Punti fermi»).

Una volta avviato il gruppo si tengono degli incontri settimanali, strutturati generalmente come momenti di preghiera sulla parola di Dio, con canti, riflessioni condivise e preghiere spontanee. Tali incontri sono preparati dai catechisti stessi o da alcuni partecipanti, in genere in numero di tre, che si ritrovano in precedenza per tenere una lectio divina sul testo stabilito.

L'impegno e il coinvolgimento dei presenti avvengono in modo molto graduale: dapprima i catechisti insegnano e spiegano quello che è necessario riguardo alla Bibbia, anche le cose minime (usare il libro, capire le sigle, cercare i passi, ecc.) e guidano i primi incontri di lectio divina. In seguito i partecipanti cominciano a fare da soli e si ritrovano a casa o nei locali parrocchiali per tenere da se stessi la lectio. Infine, dal secondo biennio in poi, anche la guida degli incontri e la preparazione della catechesi saranno affidati agli stessi partecipanti; i catechisti, pur sempre presenti, si limiteranno a presentare le nuove tappe del cammino e qualche altro incontro e a guidare i momenti di verifica e le celebrazioni conclusive.

Le caratteristiche principali

Formazione completa e concreta

La catechesi «Sulle orme d’Israele» tende alla formazione completa dei partecipanti, in relazione a tutte le dimensioni dell'esperienza cristiana:

Il metodo usato non è quello di un corso scolastico o di un ciclo di conferenze; e neppure una specie di dibattito sull'argomento del giorno. È invece un’esperienza molto concreta, che «vola basso»...

Il metodo usato abitua all’esame di coscienza e alla revisione di vita, prevede momenti periodici di verifica del cammino, per la migliore integrazione fede-vita possibile.

Un'esperienza per tutti

«Sulle orme d'Israele» è un’esperienza «facile», che non richiede particolari competenze bibliche o catechistiche. Una delle cose più belle è vedere come anche le persone di livello culturale elementare imparino presto e bene a rapportarsi con le Scritture.

È anche un’esperienza «neutra» - se così possiamo dire -, cioè senza particolari coloriture spirituali o legami con movimenti; chiunque vi partecipi non è costretto a imparare modi diversi di pregare o di comportarsi (rispetto alla consuetudine e alla prassi liturgica), ma si trova subito a suo agio.

Nonostante l'assenza di caratterizzazioni particolari la «catechesi con la Bibbia» è un’esperienza che entra molto in profondità nella vita di ciascuno, suscitando a volte salutari crisi e momenti di forte emozione, e questo senza alcuna necessità di creare atmosfere speciali, ma solamente a partire dal semplice ascolto della parola di Dio.


Un’esperienza «autoreplicante»

Uno dei problemi più frequenti nelle proposte di evangelizzazione e di catechesi è la difficoltà a formare persone in grado di riproporla a propria volta.

Il metodo della «catechesi con la Bibbia» porta automaticamente i partecipanti alla possibilità di poter guidare altri gruppi di catechesi: già dal terzo anno di cammino gli incontri non sono più guidati dai catechisti, ma dai partecipanti, a turno: in questo modo gli eventuali futuri catechisti non si troveranno in difficoltà perché non dovranno far altro che continuare il metodo già appreso...

Un’esperienza adattabile

È davvero importante sottolineare che si tratta di un’esperienza «adattabile». Sin dall'inizio, quando nacquero i primi gruppi non seguiti direttamente da me, invitai i catechisti a personalizzare il metodo e anche i contenuti (per chi ne aveva le capacità).

Proprio sulla base dell'esperienza altrui ho potuto modificare e arricchire il progetto della catechesi e ho adottato per me stesso diverse innovazioni. Per esempio ho potuto sperimentare quanto sia efficace far mettere per iscritto le riflessioni da condividere e le preghiere, soprattutto per persone non abituate a parlare in pubblico e ad esprimere il proprio pensiero con incisività.

Un’esperienza che finisce!

La catechesi «Sulle orme d’Israele» è un’esperienza che... finisce!

Non crea appartenenza, non è un movimento o un'associazione, non ha uno stile proprio. Il nome stesso che la identifica è nato solo da pochissimo, per una richiesta che ho ricevuto dalla Consulta regionale per la nuova evangelizzazione di poterla identificare...

È però altrettanto vero che lascia comunque forti legami e amicizia spirituale tra le persone che vi prendono parte, soprattutto tra quelli che hanno camminato insieme nello stesso gruppo.